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CALENDULA: tintura madre, infuso, creme, olio e rimedio omeopatico e perché no, un colorato e insolito risottino!

 

Utilizzi della calendula a 360°, scottature solari, arrossamenti, screpolature, anti-age

OLEOLITO di calendula auto-prodotto

 

Foto di Walter Bichler da Pixabay

 

La calendula (CALENDULA OFFICINALIS) è un fiore della famiglia delle Asteraceae  proveniente dal Marocco o dall'Egitto,  diffusa nell'Europa Meridionale  è coltivata un po' ovunque a scopi decorativi, per la fioritura ripetuta e per scopi fitoterapici. Può essere coltivata fino a 600 m ed è diffusa allo stato selvatico nell’Italia meridionale. Occupa un posto di primo piano fra le piante officinali per le sue proprietà antinfiammatorie. Le parti usate per gli infusi, per la preparazione della tintura madre (macerazione in soluzione idroalcolica) e dell'olio, sono i fiori perchè le foglie sono tossiche. I fiori del fiorista non sono indicati per la preparazione di oleolito o altro perché trattati con antiparassitari, se siete dei neofiti, affidatevi all’occhio attento di persone competenti per l’identificazione.

 

COSA CONTIENE e QUALI PROPRIETA' POSSIEDE

La Calendula contiene vitamina C, acido salicilico (lo stesso dell'aspirina), una saponina, mucillagini (lenitive), flavonoidi, steroli, tannini , triterpeni, olio essenziale (calendulina) e carotenoidi, precursori della vitamina A,  a cui si devono molti degli effetti benefici della pianta.

Le proprietà dei fiori sono antispasmodiche, antinfiammatorie, immunostimolanti, cicatrizzanti, lenitive, idratanti e decongestionanti, aiuta a regolare il ciclo mestruale.

 

TINTURA MADRE e POSSIBILE UTILIZZO

La tintura madre si usa per infiammazioni delle mucose della bocca,  come colluttorio, diluita in acqua. In caso di  ciclo troppo scarso o abbondante si assume per favorire la regolarità del flusso, grazie ai principi con proprietà estrogeniche ed ormonoregolatrice. Per le infiammazioni dell'apparato genitale: la calendula svolge un'azione battericida (flavonoidi e saponine) nei confronti di alcuni Streptococchi,  Candida albicans, Staphilococcus aureus e Trichomonas. In caso di arrossamenti è più indicata la pomata ma è possibile fare degli impacchi con garze precedentemente imbevute di tintura madre di calendula, diluita con acqua, con le quali è possibile anche pulire piccole ferite. Possiede proprietà anti-ulcera.

 

POMATE e CREME alla CALENDULA

Creme, unguenti e pomate alla calendula sono indicate per scottature solari, acne, ustioni, piaghe, ulcere della pelle, geloni, screpolature, eczema da dermatite, ferite e tagli. I carotenoidi contenuti accelerano i processi di guarigione e cicatrizzazione della pelle e la rigenerazione cellulare (permette una più rapida ricrescita dei tessuti) per cui, può essere utilizzata in caso di alcune tipologie di ustioni. Ottima come dopo-sole per lenire i rossori e anche come crema dopo bagno. E' un buon emolliente sulle labbra screpolate per il freddo invernale, così come sulle mani screpolate dal continuo uso di acqua e detersivi . Stimola la circolazione sanguigna, è un vasodilatatore periferico, quindi può essere spalmata con un lieve massaggio dal basso verso l'alto sulle gambe con varici e capillari perchè riduce la flogosi (io aggiungo anche 5 gocce di olio essenziale di cipresso). Come antibatterico viene usata per l'acne, punture d'insetto e ascessi. 
 

INFUSO DI CALENDULA

Lasciando in infusione 1 o 2 cucchiai di petali di calendula essiccati (reperibili in erboristeria come la tintura madre) in 250ml di acqua per 10 minuti, dopo la filtrazione, potrete bere un infuso drenante efficace. Sempre con l'infuso si possono preparare delle compresse  imbevute da applicare sulle parti dolenti, per facilitare la guarigione di ferite e per  contrastare  le infezioni e le infiammazioni.

 

COSMESI

La crema alla calendula,  prodotta con la polvere ottenuta dai fiori secchi,   contrasta l'acne e  le macchie della pelle. Svolge un'azione purificante e rassodante, è un anti-rughe naturale perchè migliora l'idratazione, favorisce la sintesi del collagene, migliora l'irrorazione sanguigna a livello cutaneo rendendo la pelle più elastica e tonica. In commercio esistono molti preparati alla calendula utili per il trattamento di pelli sensibili e delicate: creme e latti per il viso e per il corpo, per l'igiene intima, dopo-barba e creme per i bambini (negli arrossamenti da pannolino). Importante è leggere in che percentuale è presente, una buona crema dovrebbe contenerne almeno il 20%.

 

OLIO DI CALENDULA

Come tutti i prodotti a base di calendula, anche l'olio mantiene le caratteristiche della pianta. E’  riepitelizzante, cicatrizzante, antinfiammatorio e lenitivo,  potete usarlo in caso di scottature solari, punture d’insetto o abrasioni cutanee. Adatto alle pelli stanche e rilassate, le tonifica e può essere utilizzato puro o mescolato all'abituale crema da notte per ridonare colorito alla pelle opaca. Evita le ragadi al seno della mamma che allatta cicatrizzando quelle presenti.

 

COME AUTO-PRODURRE L’OLIO DI CALENDULA

L’olio di calendula è molto semplice da produrre. Dopo aver raccolto due, tre manciate di fiori freschi di calendula, esponeteli all’aria o al sole per farli seccare, occorreranno 2 o 3 giorni, l’acqua contenuta nei fiori potrebbe deteriorare l’olio.  Riempite un vasetto di vetro, tipo quelli del miele, con i fiori (in rapporto del 20-30%) e aggiungete olio di extra vergine di oliva, coprendo i fiori completamente. Esponete il vasetto, ben chiuso in un luogo soleggiato per 20 giorni capovolgendolo una volta al giorno e poi filtrate con un canovaccio a trama larga o un colino, versando l’olio in una bottiglietta di vetro scuro. L’olio ottenuto o oleolito,  può essere conservato tranquillamente per un anno lontano dal calore e dalla luce. Lenitivo in caso di irritazione e screpolature, protegge le pelli sensibili dei bambini e dei neonati (arrossamenti da pannolino), favorisce e accelera la cicatrizzazione e previene le ragadi al seno delle mamme in allattamento.

Dall’oleolito, si può ottenere anche una pomata, aggiungendo a 100 g di olio, 20 g di cera d’api sciolta a bagnomaria, ponete in un vasetto e attendete che si solidifichi.

 

OMEOPATIA

Esiste anche il rimedio omeopatico, che versatilità!

Anche in omeopatia il rimedio viene prescritto per guarire tagli e ferite frastagliate e infette, ovviamente dopo attenta visita atta ad appurare lo stato in toto del paziente, comprendente tutti i sintomi fisici e psichici, e le modalità di miglioramento e peggioramento. La sensazione dolorosa, per chi necessita del rimedio, è sproporzionata rispetto alla lesione. Può essere impiegato per la cura dei tessuti perineali lacerati dopo il parto, in caso di ulcere varicose alle gambe, gambe gonfie e livide, ferite post-operatorie, rotture di muscoli o tendini e sanguinamento gengivale dopo estrazione dentale. Previene brutte cicatrici e cheloidi e la formazione di pus. I sintomi migliorano in posizione sdraiata e immobile o camminando, mentre peggiorano mangiando e con il tempo nuvoloso.

 

E PER FINIRE, VISTO CHE I PETALI DI CALENDULA SONO COMMESTIBILI, PROVIAMO UN RISOTTINO!

 

L’inizio è quello del risotto classico, fate imbiondire una cipolla e uno spicchio d’aglio in 3 o 4 cucchiai di olio evo, aggiungete il riso (la quantità in base alle persone), saltate il riso e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Quando il vino sarà evaporato continuate a mescolare aggiungendo brodo vegetale. I fiori di calendula andranno aggiunti a cottura quasi ultimata. Una manciata di petali è sufficiente per 3 persone, quindi regolatevi e sperimentate.

 

 

Autore: Naturopata Angela Ballarati

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calendula Foto di Walter Bichler da Pixa
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