PASSIFLORA e MELISSA: naturale relax
Piante benefiche che facilitano il relax e abbassano la tensione
Piante officianali ritenute utili per facilitare il rilassamento, alleviare lo stress, in caso di ansia e tensione nervosa.
PASSIFLORA
Della passiflora, si conoscono alcune centinaia di specie diverse, alcune tossiche ma l'unica che viene utilizzata in erboristeria è la passiflora incarnata, una pianta rampicante di diversi metri di altezza. I fiori, per la loro forma, hanno dato il nome alla pianta, fiore della Passione (di Cristo) perchè evoca la corona di Gesù. I frutti, di colore giallo, arancio o rosso scuro, hanno la dimensione di un uovo e un gradevole sapore. E' una pianta originaria del continente americano e oggi, è coltivata un po' ovunque, sia a scopi medicinali che per i suoi frutti.
Cosa contiene:
La Passiflora contiene flavonoidi, glucosidi, alcaloidi. Gli alcaloidi (armanici) con i flavonoidi avrebbero un'azione spasmolitica (soprattutto a livello bronchiale), mentre ai flavonoidi viene attribuita l'azione sedativa. Le armaline (alcaloidi), dilatano le arterie coronarie, la cui occlusione può portare ad attacchi di cuore, è perciò un 'ottimo preventivo per i soggetti a rischio ma, in questa situazione è importante la prescrizione medica. I frutti contengono caroteni, da cui l'organismo ricava la vitamina A, e sali minerali tra cui il calcio, il ferro e il fosforo.
Come si utilizza:
Come alimento viene utilizzato il frutto che ha un ottimo sapore ed è conosciuto con i nomi di: passion fruit, granadilla o maracuja. In vendita nei supermercati o in alcuni fruttivendoli.
Come tisana si utilizza la parte aerea, è reperibile in tintura madre (sempre le parti aeree vengono fatte macerare in alcol alimentare e acqua e successivamente spremute e filtrate) ed estratto secco, in farmacia o in erboristeria.
Per l'insonnia causata da ansia, ipereccitazione, superlavoro. In particolare risulta valida nell'insonnia da eccitazione cerebrale dovuta ad un eccessivo lavoro intellettuale, nei soggetti ansiosi e stressati e nell'insonnia legata ad un leggero stato depressivo.
I principi attivi della pianta agiscono sul sistema nervoso centrale abbassando la tensione nervosa, rilassando la muscolatura e regolarizzando il battito cardiaco (in quest'ultimo caso, anche in associazione alla tisana di biancospino). La passiflora non induce dipendenza e facilita il sonno senza intontimento, non ha effetti narcotici. Se la tensione nervosa si riflette sul tratto digerente (gastralgie, coliti e colon irritabile) la passiflora, rilassando la muscolatura liscia dello stomaco e dell'intestino, produce un effetto benefico.
Adatta, come miorilassante, anche per i dolori mestruali, è utilizzata fin dal 1800 per favorire il rilassamento e il riposo notturno, apparendo priva di effetti collaterali.
E' utile nei disturbi della menopausa come le vampate di calore, lo stress, l'insonnia e il nervosismo tipiche del periodo. Per uso esterno è utilizzata nel trattamento delle ferite in quanto uccide molte muffe, funghi e batteri patogeni. Sconsigliata alle gestanti e in associazione a sedativi, perchè può potenziarne gli effetti, ha un comportamento somigliante a quello dei calmanti tradizionali (come i bromuri) e viene per favorire la fase decrescente da psicofarmaci.
LA MELISSA: cosa contiene
La melissa è una piccola pianta erbacea perenne che non supera il metro in altezza, cresce in tutta Italia, nei boschi e nei luoghi freschi e ombrosi. Ha un sapore molto gradevole, aromatico, simile a quello del limone. E' ricca di oli essenziali (geraniolo, limonene...), di flavonoidi, alcuni acidi polifenolici come il rosmarinico e l'acido caffeico e triterpeni. E' una delle prime erbe medicinali, Dioscoride l'applicava sulle ferite, Avicenna, il celebre medico arabo vissuto nel X-XI secolo, asseriva che la melissa “dispone la mente e il cuore all'allegria”. La celebre acqua di melissa dei Carmelitani scalzi, curava insonnia, artrite, ferite, digestione difficile, dolori mestruali e mal di testa.
Come e quando si utilizza
Come alimento, possono essere aggiunte alcune foglie di melissa, come il basilico, alle insalate e alle frittate.
Si usa la tisana ma anche la tintura madre e l'olio essenziale, in vendita nelle farmacie ed erboristerie. Si utilizza come sedativo per combattere la tensione nervosa, in un quadro di irritabilità generale e in caso di insonnia. Valida anche in caso di mal di testa, originato da tensione nervosa.
La tintura madre viene usata come antispastico, quando l'ansia somatizza a livello gastroenterico, in quanto il complesso dei componenti ha effetti rilassanti sulla muscolatura liscia dell'apparato digerente e dell'utero quindi è utile per i dolori di stomaco, disturbi della digestione, nausea, meteorismo e per alleviare i dolori mestruali. In caso di infezioni da herpes alla bocca, preparare una soluzione di acqua con 2/3 gocce di olio essenziale e applicare sulla parte, una garzina imbevuta, più volte al giorno.
L'uso della melissa è controindicato in persone con glaucoma e può interferire con l'azione tiroidea, è sconsigliato l'uso in gravidanza e allattamento.
Conclusioni:
In conclusione, entrambe le piante, usate in tisana, tintura madre o estratto secco, svolgono azione ansiolitica e antispasmodica. In linea generale però, si può dire che se l'ansia si manifesta maggiormente a carico dell'apparato digerente è senz'altro più adatta la melissa, se è il sonno il sintomo più evidente, è più indicata la passiflora. Nella passiflora, le sostanze responsabili della particolare attività sarebbero il maltolo, gli alcaloidi e i flavonoidi che esplicano la loro attività nei momenti in cui c'è l'esigenza di provvedere alla cura del sonno ma anche in casi di forte emotività ad esempio problematiche legate al lavoro piuttosto che alla scuola. Nella melissa sono gli oli essenziali che, oltre a conferire un aroma e sapore gradevole, esplicano l'azione antispasmodica, calmante sul sistema nervoso e rilassante sulla muscolatura.
Autore: Angela Ballarati
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