TARASSACO: proprietà, uso in cucina, olio di tarassaco
TARASSACO, proprietà e virtù di una spontanea, curativa e commestibile, che la natura ci offre in primavera, la stagione della depurazione, ma che si mantiene vitale, clima permettendo, tutto l'anno
Foto di JacLou DL per Pixabay
Il tarassaco, dente di leone o soffione, è una piccola pianta perenne che può raggiungere l’altezza di 40 cm, considerata infestante perchè si riproduce molto facilmente. Le foglie sono lanceolate con frastagliature e i fiori, di un bel giallo vivo, dopo la fioritura si trasformano in soffioni che disperdono i loro semi al primo soffio di vento. I fusti che sostengono i fiori, contengono una linfa lattiginosa che può provocare irritazione. E’ una pianta ricercata dal bestiame, lepri, conigli e uccelli perché ricca di proprietà salutari. Molto comune nei prati, nei luoghi incolti, in pianura e in montagna nelle zone temperate, è ritenuta infestante.
COSA CONTIENE
La pianta è ricca di clorofilla, che unitamente ai carotenoidi, conferisce proprietà antiossidanti e antianemiche. Contiene carotenoidi, enzimi, flavonoidi, glucosidi, resine, triterpeni e tannini, sali minerali come il potassio e il ferro e vitamine. Le vitamine contenute sono la A (100 g di tarassaco ne contengono tre volte la dose giornaliera consigliata), la vitamina C, la D e vitamine del gruppo B. L’amaro della pianta è conferito dalla taraxicina che stimola le funzioni della bile, per questo motivo esercita un’azione depurativa e disintossicante.
QUALI SONO LE PROPRIETA’ DEL TARASSACO E QUANDO E’ UTILE
- DEPURATIVO, DISINTOSSICANTE, RIMINERALIZZANTE e ANTIOSSIDANTE. In primavera si possono aggiungere alle insalate delle foglie tenere di tarassaco, iniziate con piccole quantità. La cottura ne riduce notevolmente il contenuto vitaminico.
- INSUFFICIENZA BILIARE ed EPATICA. I triterpeni contenuti attivano la cistifellea e stimolano la secrezione biliare con azione epatoprotettiva. La tintura madre di tarassaco, viene assunta in via preventiva o in caso di micro calcoli, ma è sconsigliata in caso di stati infiammatori, occlusione e calcolosi biliare. In questi casi è d’obbligo il parere medico. Al rizoma, in particolare, è attribuito l’effetto colagogo e il contenuto di inulina, una fibra, lo rende utile in caso di stitichezza.
- STITICHEZZA, stimolando la secrezione della bile determina un aumento dei sali biliari che favoriscono l’evacuazione. Utile in casi ove i lassativi, che aumentano i movimenti intestinali, sono controindicati, possibile è anche l’assunzione della tintura madre.
- RITENZIONE IDRICA, CELLULITE e IPERTENSIONE. L’azione diuretica (è chiamato anche “piscialetto) e depurativa della pianta aiuta in caso di ritenzione idrica. Il tarassaco contiene potassio e quindi ne reintegra la perdita, rispetto ad altri diuretici. Oltre a introdurre nelle preparazioni culinarie le foglie fresche e tenere di tarassaco, si può bere l’infuso. Si prepara con mezzo litro di acqua bollente a cui aggiungerete 10-15 grammi di foglie precedentemente ben lavate (20-25 grammi per un litro d’acqua). Lasciare in infusione per 15 minuti, quindi filtrare e dolcificare (è amaro) con un cucchiaino di miele. Mettetelo in un thermos e bevetelo caldo, a piccole dosi, nell’arco della giornata. Anche il rizoma ha effetti diuretici, ma prima deve essere essiccato. Un decotto con la radice si ottiene mettendo a bollire per 10 minuti 5 grammi di radice essiccata, lasciate riposare per 10 minuti e filtrate.
- PROBLEMATICHE della PELLE. L’azione depurativa esercitata può migliorare l’aspetto cutaneo. Anche in questo caso, oltre al consumo della pianta fresca è possibile assumere la tintura madre.
- La tisana di tarassaco aiuta in caso di DIGESTIONE DIFFICILE e DISPEPSIA (flatulenza e sensazione di pienezza). Attenzione in caso di gastrite, i principi amari del tarassaco possono provocare iperacidità.
- Utile nei casi di IPOACIDITA’ GASTRICA e INAPPETENZA.
- ANTITUMORALE. Il contenuto vitaminico (vitamine A e C) in associazione con gli altri principi ad azione antinfiammatoria, esercitando un’azione antiossidante, contrastano l’azione dei radicali liberi, che in eccesso producono danno cellulare, invecchiamento cellulare e stress ossidativo, imputato come causa o concausa di patologie degenerative e cancro.
- MACCHIE SULLE PELLE ed EFELIDI possono essere schiarite applicando, due volte al giorno per 15 minuti, una garzina imbevuta nella tisana di foglie di tarassaco. Applicare fino a miglioramento. Essendo depurativa apporta benefici anche in caso di eczemi.
IL TARASSACO IN CUCINA
INSALATE. Le foglie tenere possono essere aggiunte all’insalata verde, si possono aggiungere carote a julienne, pomodorini, zucchine a julienne, sbizzarritevi. Il condimento ideale? Olio evo (extra vergine di oliva), sale e aceto di mele o glassa all’aceto balsamico.
TARASSACO e PATATE
Lessate le patate con la buccia, spellatele e tagliatele a cubetti, aggiungete le foglie di tarassaco, un’altra insalatina a piacere e condite con olio evo, sale e aceto di mele. Le patate e anche la cicoria attenuano l’amaro del tarassaco.
Le foglie fresche tritate grossolanamente possono essere stufate con aglio e olio, aggiunte ai minestroni, nelle torte salate o saltate con le uova.
I FIORI di tarassaco sono commestibili, potete aggiungerli alle vostre insalate o friggerli dopo averli passati in pastella con uovo, latte o acqua, farina e sale. I fiori si raccolgono appena aperti, le foglie prima della fioritura, quelle tenere, ma è possibile che in autunno o tutto l'anno, dipende dal clima, la pianta sia ancora vitale, anche se le foglie, magari non tenere, richiedano la cottura. Anche le radici si raccolgono a Novembre e si consumano crude come un vegetale da radice.
OLIO DI TARASSACO FAI-DA-TE
Il tarassaco è ovunque, assicuratevi che sia tarassaco, e raccoglietelo in luoghi lontani da smog (quindi non a bordo strada) e altre contaminazioni.
Raccogliete 3 manciate di fiori, lavateli delicatamente e tamponateli con carta assorbente. Lasciateli seccare al sole per 2 o 3 giorni, in una cassetta foderata con un canovaccio, e poi versateli in un vasetto di vetro aggiungendo olio extravergine di oliva, il rapporto del mio olio è di 1:5 (una parte di fiori e 5 di olio). Scaldate lentamente il recipiente a bagnomaria, prima della bollitura spegnete il fuoco e lasciate raffreddare all’interno della pentola. Riponete a macerare al buio per 3 settimane, girando il vasetto giornalmente. Filtrate con l’aiuto di un canovaccio, strizzatelo bene, e versate l’olio ottenuto in una bottiglia di vetro scuro.
L’olio di fiori di tarassaco è ideale per i massaggi, in caso di dolori articolari e muscolari, ma funziona anche sulla pelle, per migliorare il colorito e depurare la pelle, l’olio di oliva poi è dermoaffine.
L’olio si conserva per circa un anno in luogo asciutto e buio. E se non gradite l’untuosità dell’olio, aggiungendo 20 g di cera d’api (antidolorifica), sciolta a bagnomaria, a 80 g di olio di fiori di tarassaco otterrete una crema.
CONTROINDICAZIONI. Essendo un diuretico potrebbe aumentare l’effetto se si assumono diuretici, con effetti ipotensivi. E’ sconsigliato in caso di ulcera, gastrite e in caso di calcolosi biliare. Può interagire con i farmaci antinfiammatori per cui consultare il medico per l’uso terapeutico.
Scritto da Angela Ballarati
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