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IPERICO, hipericum perforatum , proprietà e benefici, OLIO FAI-DA-TE e rimedio omeopatico

 

L’IPERICO è una pianta spontanea nota per la sua azione antidepressiva  

L'olio è un ottimo anti-rughe, cicatrizzante e lenitivo per i dolori muscolari e articolari

OLIO di IPERICO autoprodotto

e

rimedio omeopatico 

 

 

 

 

Foto David Reed per Pixabay

 

L’IPERICO, erba di San Giovanni o scaccia diavoli, è una piantina che può arrivare ad un metro di altezza ed il suo fusto è percorso in lunghezza da due linee in rilievo. Le foglie ovali, se guardate in trasparenza, presentano dei piccoli fori, da cui deriva il nome perforatum. Questi piccoli fori sono in realtà delle minuscole ghiandole trasparenti che contengono un olio rosso, presente anche nei fiori gialli;  se stropicciati, i fiori, diventano rossi, per l’olio contenuto, colorando la pelle. La pianta emana un gradevole profumo e cresce in terreni asciutti, nei boschi, a bordo strada, in pianura e in montagna.  I fiori (sommità fiorite) hanno cinque petali e  si raccolgono in estate, giugno- luglio, quando sono in gran parte sbocciati.

 

QUALI SONO I COMPONENTI BENEFICI DELL’IPERICO

Inizialmente era considerata l’ipericina,  la sostanza a cui la pianta deve gran parte delle sue proprietà, ma  studi più recenti hanno evidenziato quello che è ritenuto il punto forte della fitoterapia, cioè che è tutta la pianta in toto (fitocomplesso) responsabile degli effetti terapeutici, e non i singoli componenti. Contiene anche tannini, flavonoidi, oli essenziali, vitamine e una sostanza amara, chiamata iperforina, a cui viene attribuita azione antibiotica.

 

 PROPRIETA’ CURATIVE DELL’IPERICO E QUANDO PUO’ ESSERE UTILE

-         La principale proprietà terapeutica, riconosciuta dal mondo scientifico, è la sua azione ANTIDEPRESSIVA.  Regola il tono dell’umore aumentando i livelli di serotonina, viene utilizzata nelle forme lievi e medie di depressione, e anche per gli attacchi di panico.

-         Regola il ciclo sonno-veglia aumentando i livelli di melatonina.

-         Svolge un’azione protettrice nei confronti del fegato ed è, confermata da studi pubblicati negli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze, ANTIVIRALE.

-         Utile in caso di ULCERA GASTRICA e GASTRITE.

-         CICATRIZZANTE.  Fin dall’antichità è stata utilizzata a questo scopo e studi condotti in Germania hanno confermato che riduce i tempi di cicatrizzazione per l’azione disinfettante e antibiotica.

-         Per uso esterno, aiuta in caso di SCOTTATURE, ERITEMI, PIAGHE, ULCERAZIONI e per la PELLE IRRITATA, grazie all’azione antinfiammatoria dei flavonoidi contenuti.

-         Per uso esterno, in caso di DOLORI MUSCOLARI e REUMATICI riduce l’infiammazione.

 

COME SI UTILIZZA

TISANA. Versare, su 3 g di fiori freschi, 100 ml di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, quindi filtrare. Si utilizza come sedativo del catarro e come espettorante.

DECOTTO. Mettere 3 g di fiori freschi in 100 ml di acqua fredda e portare ad ebollizione. Far sobbollire per 10 minuti, coprire per altri 10 e filtrare. Il decotto viene utilizzato esternamente, con l’impiego di una garza imbevuta, per infiammazioni cutanee, piaghe e scottature, arrossamenti e couperose. Aggiunto all’acqua del bagno ha un’azione tonificante e nutre la pelle.

IL CATAPLASMA si ottiene dai fiori freschi pestati, agevola la cicatrizzazione di piaghe e piccole ferite.

TINTURA MADRE. La tintura madre è ottenuta lasciando macerare i fiori, per tre settimane, in una miscela composta da acqua e alcol alimentare. Si filtra e si utilizza. In erboristeria  si trova già preparata.

L’ESTRATTO SECCO, in compresse o capsule, è indicato e prescritto dal medico in caso di depressione. L’iperico ha molte interazione con i farmaci.

 

OLIO DI IPERICO o OLIO ROSSO

Utilizzato per massaggi o frizioni in caso di sciatica, artrite e reumatismi, è un olio nutriente per la pelle matura e i segni della vecchiaia. L’effetto anti-rughe viene potenziato utilizzando un olio ricco di vitamina E, come quello di germe di grano o di girasole, ma quello extravergine di oliva è perfetto comunque, purchè spremuti a freddo.

L’olio di iperico, oleolito, è di colore rosso  (attenzione perché macchia) e  si ottiene facendo macerare in olio i fiori freschi. Mettere in un barattolo di vetro 100 g di fiori e coprire con l’olio. Esporre il barattolo al sole di giorno, ritirandolo la sera,  per 21 giorni consecutivi, girando il barattolo ogni giorno.  Filtrate, con il filtro da caffè o un canovaccio, strizzando bene i fiori, e imbottigliate in vetro scuro. Si conserva lontano da fonti di calore e al buio.

Attenzione particolare deve essere usata per l'utilizzo dell'olio di iperico in quanto fotosensibilizzante. Non esporsi al solo dopo l'uso, si possono verificare fenomeni di eritema cutaneo.  

 

RIMEDIO OMEOPATICO

I sintomi chiave del rimedio sono lesioni e ferite anche importanti, con dolori acuti che si irradiano, come le nevralgie. Viene impiegato per i dolori post-operatori, dopo un incidente, disturbi da schiacciamento, come quando vi schiacciate i polpastrelli o le dita in un cassetto, dopo una lesione, ma anche a seguito di un morso di animale. E’ utile in caso di dolori da arto fantasma, in seguito ad una amputazione, o per il mal di denti dopo un  intervento odontoiatrico. I soggetti che necessitano di Hipericum sono nervosi ed ipereccitati,  depressi o spaventati a seguito di uno shock. Persone spesso assonnate, che parlano nel sonno e sembrano smemorati. Hanno la sensazione di innalzamento o caduta.

I sintomi migliorano sdraiati tranquilli, sfregando la zona interessata, mentre peggiorano con il freddo umido, con una lesione, con le vibrazioni, con uno shock. Ricordo sempre che è controindicato il fa-da-te, perché in omeopatia non si considera il sintomo ma la persona malata, dopo attenta valutazione del medico omeopata.

 

Cenni storici. Nel Medioevo le piante rosse erano ritenute efficaci per il trattamento delle ferite. Il succo rosso dei fiori di iperico richiamava il colore del sangue, infatti fu chiamata Erba di San Giovanni Battista che aveva annunciato la venuta di Gesù e che fu decapitato da Erode. La pianta proteggeva dai malefici delle streghe e scacciava i diavoli, per questo veniva raccolta alla mezzanotte del 29 agosto, anniversario della morte di San Giovanni Battista, e bruciata nei falò.

 

CONTROINDICAZIONI. E'  fotosensibilizzante, con l’esposizione ai raggi solari o delle lampade solari, si possono verificare fenomeni di eritema cutaneo (anche se in molti casi, sospendendo l’assunzione si risolve).  L’iperico è una pianta potente che presenta interazioni con numerosi farmaci come le ciclosporine, gli anticonvulsivi, i contraccettivi orali (riduce l’effetto),  gli antibiotici,  gli antidepressivi e altri che rendono obbligatorio il parere medico e controindicato il fai-da-te.

 

Scritto da Angela Ballarati

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iperico Foto di David Reed da Pixabay.jp
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